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Vendere all’estero attraverso il digitale è una grande opportunità per le aziende italiane, ma non è un processo da improvvisare. Il digital export, ovvero la vendita online nei mercati internazionali, può essere un potente strumento di crescita, ma solo se affrontato con strategia e consapevolezza.
Pensare che basti tradurre il sito web o caricare i prodotti su un marketplace per ottenere risultati è un errore comune. Ogni Paese ha dinamiche di mercato, abitudini di acquisto e regolamentazioni diverse, e ignorarle può trasformare un’opportunità in un fallimento.
Se vuoi evitare passi falsi e costruire un business sostenibile fuori dai confini nazionali, ecco 9 errori da non commettere quando vendi online all’estero.

Vendere all’estero non è solo una questione di logistica, norme doganali o traduzione del tuo sito web nella lingua locale.
Per conquistare un mercato internazionale, devi entrare in sintonia con il tuo pubblico, costruire una relazione solida con i tuoi clienti, entrare nel loro mondo, per poi farli entrare in quello del tuo brand.
Ed è qui che entrano in gioco gli archetipi di marketing: strumenti efficaci che sfruttano immagini e modelli universali che le persone riconoscono e comprendono facilmente. Leve potentissime che ti permettono di comunicare in modo chiaro e persuasivo con la tua audience.
Se stai pensando di espandere la tua impresa nei mercati esteri, comprendere il linguaggio degli archetipi ti aiuterà a posizionare il tuo brand in modo coerente e strategico.
Vediamo come gli archetipi di brand possono fare la differenza nel percorso di internazionalizzazione della tua impresa.

L’internazionalizzazione delle imprese non è più un’opzione, ma una necessità per restare competitivi in un mercato globale in continua evoluzione.
Le aziende italiane che si espandono all’estero non solo aumentano il proprio fatturato, ma migliorano anche la propria competitività, diversificano il rischio e accedono a nuove opportunità di business.
L’export continua a essere il motore trainante dell’economia italiana. Nel 2024, le esportazioni hanno raggiunto i 650 miliardi di euro, con un incremento del +3,7% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata spinta in particolare dall’espansione nei mercati del Golfo e in Nord America, aree strategiche che offrono nuove opportunità alle imprese italiane.1
Ma quali sono i reali vantaggi dell’internazionalizzazione? E perché dovresti prendere in considerazione questo percorso per la tua azienda?
In questo articolo esploreremo tutti i benefici dell’internazionalizzazione e ti mostreremo come affrontare questo processo con consapevolezza e strategia.

Se hai deciso di vendere all’estero i tuoi prodotti e di iniziare il percorso di internazionalizzazione della tua impresa: bene, sarà una bella avventura.
Improvvisare però non è possibile e può costarti molto caro: per evitare di perdere tempo e ingenti somme di denaro ti serve una strategia.
Se vuoi trovare nuovi clienti nei mercati esteri e far crescere il tuo business dobbiamo fare un ragionamento inverso: per avere successo dobbiamo partire da te, dalla tua unicità e dal tuo prodotto, anzi, dal sistema prodotto.
E se seguirai i nostri consigli saprai non solo come trovare nuovi clienti per vendere all’estero, ma avrai una strategia chiara con obiettivi raggiungibili, che ti permetterà di prevedere con più consapevolezza possibile ogni piccolo, grande imprevisto.
Vediamo insieme i 3 pilastri per vendere all’estero + 3 metodi efficaci per trovare nuovi clienti.

La risposta alla domanda “come viene visto il Made in Italy all’estero?” è semplice e quasi scontata: il Made in Italy è universalmente riconosciuto come un marchio di eccellenza. Dalla moda all’arredamento, dalla gastronomia all’automotive, basta dire “Made in Italy” per pensare immediatamente a eleganza, qualità artigianale e design raffinato.
Tuttavia, il contesto attuale globalizzato e competitivo impone nuove sfide che influenzano la percezione del Made in Italy all’estero e che devono essere considerate nell’internazionalizzazione delle imprese.
Oggi, quindi, il Made in Italy è sempre garanzia di successo all’estero? Continua a leggere per capire come stanno le cose.

Espandere il proprio business oltre i confini nazionali è un passo cruciale per molte aziende alla ricerca di opportunità di crescita. L’internazionalizzazione delle imprese permette di accedere a mercati più ampi e diversificati e offre la possibilità di sfruttare vantaggi competitivi come l’ottimizzazione dei costi, l’innovazione e l’acquisizione di nuove competenze. Tuttavia, avventurarsi in un mercato internazionale richiede una strategia ben pianificata e adattata alle esigenze dell’azienda e del mercato target.
Vediamo quindi quali sono le principali strategie di internazionalizzazione che le imprese possono adottare per affrontare con successo la sfida dell’espansione globale.

Internazionalizzare un’impresa è un passo ambizioso che può aprire porte a vantaggiose opportunità di mercato. Tuttavia, anni di esperienza nel settore dell’export mi hanno insegnato che l’espansione oltre i confini nazionali è spesso ostacolata da alcune convinzioni erronee.
In questo articolo, quindi, vogliamo sfatare alcuni dei principali pregiudizi sull’internazionalizzazione delle imprese e permetterti di comprendere come stanno davvero le cose.

Per capire come misurare il successo del posizionamento di un brand dobbiamo introdurre il concetto di “brand awareness”.
Il posizionamento del brand (brand positioning) e la brand awareness sono due concetti distinti ma correlati.
Il posizionamento del marchio è l’immagine unica e distintiva che l’azienda vuole associare al proprio prodotto o servizio nella mente dei clienti. Riguarda la creazione di un’identità chiara e riconoscibile per il brand, che si basa sulle sue caratteristiche specifiche, i valori, il tono di voce e il target di mercato dell’azienda. L’obiettivo è far sì che il brand sia riconosciuto e preferito dai consumatori rispetto ai competitor.

In un mondo in costante evoluzione, dove la concorrenza è sempre più forte, il posizionamento del brand rappresenta un pilastro fondamentale per il successo di qualsiasi azienda.
Costruire un’identità unica e distintiva, capace di lasciare un’impronta indelebile nella mente dei consumatori, è essenziale per distinguersi dai concorrenti, catturare l’attenzione del pubblico e conquistarne la fiducia. Tutto questo è ancora più importante quando si affronta un processo di internazionalizzazione delle imprese. Ma cosa possiamo fare per avere un brand positioning di successo?

Scegliere i mercati esteri più promettenti per la propria azienda è fondamentale per ottimizzare le risorse da investire nell’internazionalizzazione d’impresa.
Per valutare l’attrattività di un mercato estero dobbiamo raccogliere informazioni sul Paese a livello macroeconomico, sociale, culturale e conoscerne i gusti e le abitudini, senza dimenticare di monitorare i trend e porre attenzione ai vincoli fiscali, legali e doganali. L’obiettivo è definire dove sia possibile vendere i propri prodotti o servizi con continuità.
Possiamo dividere questo processo in tre fasi. Vediamole.